E’ lei la prima ad accogliere gli amici sulla porta di casa, a farli sorridere e a farli sentire veramente benvenuti. Non trovate piuttosto tristi quelle porte che durante il periodo natalizio restano spoglie, senza nemmeno un piccolo decoro a sottolineare che è arrivato il Natale? Io sì, anche perché è’ sufficiente una classica ghirlanda o una più moderna stellina di rametti intrecciati con qualche bacca, muschio e un fiocco rosso per rendere “festoso” un ingresso per noi e per i nostri ospiti.
A casa nostra il Natale lo celebriamo “con i fiocchi” ed entrare in casa nostra, dicono ridendo gli amici, è come entrare nella casa di Babbo Natale, e perché no?! Ci piace festeggiare e già dall’ingresso vogliamo che si senta. Quest’anno al posto della classica ghirlanda abbiamo pensato ad un cuore in vimini, decorato con rametti di erica, cannella, piccoli melograni e un bel fiocco in lino e pizzo. Sì perché la ghirlanda oltre che classica può essere a forma di cuore, stella, semisfera, la fantasia non pone limiti… anche i materiali, preferibilmente naturali, con cui viene realizzata sono svariati, pignette, cannella, erica, agrifoglio, piccole melette rosse, bacche e semi, ovviamente bene abbinati nei colori.
Le ghirlande sono più di semplici decorazioni. La loro storia ha origini antiche e un significato profondo.
La parola ghirlanda deriva dal latino gurlanda (celtico gwyrlen, gwyr-curvo) ed è un intreccio di fiori, foglie, rami, frutti o materiali diversi in forma circolare. Corone di alloro e ghirlande fatte dalle foglie di altri alberi erano comuni tra i diversi popoli antichi. Già i Romani appendevano corone alle loro porte in segno di vittoria e per indicare il loro status nella società. E durante i Saturnali, una festa del raccolto che segnava il solstizio dell’inverno—il ritorno del sole—e onorava Saturno, il dio dell’agricoltura, si intrecciavano rami di pino o agrifoglio per formare la ghirlanda. I romani adornavano con rametti d’agrifoglio le loro case, offrendoli agli spiriti dei boschi, come rifugio dalle intemperie del rigido inverno. Sempre durante i Saturnali rami di agrifoglio erano scambiati come simbolo d’amicizia. In Germania e Britannia le tradizioni dei druidi si sono intrecciate con quelle dei romani durante l’occupazione di queste terre. Così, diverse celebrazioni romane iniziarono ad incorporare le pratiche dei Druidi e viceversa. Successivamente si aggiunse l’influenza del Cristianesimo e l’uso della Corona iniziò ad assumere significati diversi. In molti popoli veniva realizzata alla fine del raccolto e con i materiali di questo e rappresenta quindi un simbolo di augurio di prosperità ed abbondanza.
Oggi la ghirlanda di Natale oltre ad essere una piacevole decorazione natalizia ha il compito di accogliere chi entra in casa ed è beneaugurante, sia per i materiali con cui viene realizzata sia per la sua forma circolare che rappresenta l’eternità.
Una bella ghirlanda sta benissimo su di un caminetto, in cucina tra un quadro e l’altro, può essere usata come centrotavola con una candela per una cena e perché no anche sulla parte interna della porta d’ingresso. E’ inutile dirvi che io ho anche questa… anche perché per non rovinare la porta abbiamo preferito legarne due ai capi di un nastrino ed appenderle a cavallo della porta, così non solo da fuori ma anche da dentro la ghirlanda mette allegria a casa tutte le sere quando rientriamo stanchi dopo una giornata di lavoro e accoglie gli amici con un festoso benvenuto.
Quindi create la vostra ghirlanda o, se non avete tempo, passate qui da noi in negozio, in Via Santa Teresa 18, e sapremo consigliare la ghirlanda più adatta a voi e alla vostra casa. Queste potranno anche essere un bellissimo regalo per voi o per i vostri amici. E siccome sono un decoro che reputo molto importante ne abbiamo realizzate da tutti i prezzi anche piccoli piccoli!
Le ghirlande sono un buon modo per dare il benvenuto alle persone quando è Natale . Qui in questo articolo se ne vedono di stupende
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