
My mother was the most beautiful woman I ever saw. All I am I owe to my mother.
George Washington
Per ogni figlia la madre rappresenta un modello, un riferimento, a volte in conflitto (siamo donne!) e altre volte ancora, in perfetta sintonia. Per questo è da sempre considerata una fonte inesauribile di insegnamenti e di stimolo per la nostra crescita. La capacità di muoverci in armonia nel mondo ad esempio è qualcosa di speciale che impariamo senza saperlo, tra un sorriso ed una sgridata, dalla donna che ci ha dato la vita. Quello che noi siamo oggi, come disse anche George Washington, lo dobbiamo alle nostre madri.


Oggi 10 Maggio si festeggia la festa della Mamma in Italia così come in tantissimi paesi del mondo. Una ricorrenza che affonda le sue radici nel mito greco e si amalgama nelle diverse culture. Negli States ad esempio la festa della mamma ricorda la figura di Anne M. Jarvis che nel 1914 si batté per l’istituzione di questa giornata, decretandone il garofano rosso come simbolo. In altri Stati invece come in Francia la Fête des Mères cambia giorno spostandosi all’ultima domenica di maggio, mentre in molti Paesi arabi fanno coincidere la festa della mamma con l’equinozio di primavera, a marzo.

Da noi in Italia, come in tantissimi altri paesi, la festa della mamma viene celebrata la seconda domenica di maggio. Le sue origini risalgono al 1956, quando a Bordighera l’allora sindaco Raul Zaccari decise che valesse la pena istituire una giornata per ringraziare tutte le mamme. Da quel momento, nonostante ci furono numerose “resistenze” anche da parte di alcuni esponenti della politica, iniziò ad essere festeggiata questa ricorrenza e con il tempo venne ufficializzata come data da inserire nel calendario. Perché essere mamma è la cosa più bella al mondo, ma essere una figlia amata è speciale.


Oggi colgo questa occasione per ringraziare la donna che mi ha insegnato ad essere la persona che sono, a muovermi con eleganza (quasi sempre) a comportarmi in società, ad essere la versione migliore di me. Vi svelo quindi qualcosa in più sull’Art Director di Simmi.





Socia fondatrice nel 1985 della Simmi, da sempre l’arte le scorre nelle vene. Pittrice, come lo zio Ennio, artista, esteta è la parte artistica dell’azienda. Dopo la laurea in lingue non può stare lontano dai suoi pennelli, e dopo alcune mostre decide di creare dal nulla una nuova realtà con il suo giovane innamorato. Nasce così la Simmi che all’epoca propose, tra i primi negozi in Italia, i fiori essiccati, una novità per l’epoca che godette subito di grande successo. Da qui passo dopo passo, fiore dopo fiore siamo arrivati ad oggi ed alle centinaia di splendide coppie che abbiamo seguito. Si occupa della parte artistica e di una fase molto delicata della nostra realtà, quella di accompagnare le spose nella scelta del bouquet, momento importante ma che dà grandi soddisfazioni. Grazie alla sua innata empatia si occupa delle pubbliche relazioni e delle ansie di molte spose con una buona dose di psicanalisi!















Come dichiarò Agatha Christie “Nessun artista può sentirsi appagato solo dall’arte. C’è il naturale desiderio di rendere nota la propria maestria” e lei con la sua classe, con i suoi modi gentili e con la sua anima spensierata riesce ad avvolgere tutti in questa aura artistica. A volte la trovo alla scrivania dell’Atelier immersa a scervellarsi per trovare la giusta bomboniera per quella coppia dai gusti impossibili, o a seguire con una pazienza senza fine le clienti storiche nella ricerca eterna del centrotavola perfetto o ancora a infondere la sua creatività alle nostre allieve durante i corsi.. Perché solo chi possiede un’anima artistica, può trasmettere la sua arte e la bellezza in ogni cosa che fa… e lei è una di queste.





Tra i tanti talenti che possiede, nella sua indole c’è un amore profondo per la botanica. Pollice verde senza eguali riesce a far crescere e fiorire le più svariate piante in tutte le stagioni. Un dono che da anni cerca di infondermi con risultati vari e non sempre all’altezza del mio retaggio… Nutre una dedizione per le piante che pochi hanno, come quando per salvare il Plumbago, alto rampicante dai delicati fiori azzurri, ne ha pulito le foglie una ad una con lo spazzolino da denti…






Oggigiorno è sempre più difficile esprimere i propri sentimenti o ritagliare un po’ di tempo per i propri affetti, ma una cosa che ho capito è che quello che sono diventata oggi è anche grazie a mia madre e alla sua presenza… A lei che come un fiore mi ha cresciuto con amore e pazienza, anche quando da piccola ribelle qual’ero la facevo arrabbiare… A lei che mi ha fatto vedere la bellezza del mondo e mi ha permesso di fiorire, dico semplicemente grazie e tanti auguri mamma!