Oggi è la festa della donna, una data importante, di grande valore, per celebrarla a modo nostro, vogliamo pubblicare qualche informazione in più su questo delicato e bellissimo fiore, che tralaltro, oggi compie 70 anni in quanto fiore simbolo della festa della donna.
La mimosa o Acacia dealbata fa parte della famiglia delle acacie ed è originaria dell’Australia. Qui è considerata simbolo nazionale, mi ricordo infatti di un matrimonio in cui la sposa era australiana e le bomboniere, con cura imballate e spedite oltreoceano, erano tutte decorate con questo fiore.
La mimosa giunse in Europa alla fine del XVIII secolo a seguito dei viaggi del capitano James Cook e si diffuse molto velocemente, vista la sua grande adattabilità e la crescita veloce. In Costa Azzurra e in Liguria, ove i ricchi turisti inglesi passavano l’inverno, fu piantata con scopi ornamentali e attecchì molto velocemente.
Settant’anni fa, nel 1946, venne scelto dall’Unione donne italiane, sotto proposta di Teresa Mattei quale fiore simbolo per ricordare la giornata delle donne. Era infatti un fiore economico, facile da trovare nei campi e fiorito durante questo periodo dell’anno.
Inoltre, in perfetta sintonia, nel linguaggio dei fiori significa forza e femminilità, per la sua capacità di adattarsi e la sua delicatezza apparente dei fiori ma grande vigore di crescita.
Come conservare la mimosa
È un fiore un po’ delicato, soffre molto l’assenza d’acqua sia come pianta sia come fiore reciso. Se ci viene regalato è buona pratica prima di metterlo nel vaso eliminate tutte le foglie alla base dei rametti, poiché a contatto con l’acqua marcirebbero prima. L’acqua deve essere abbondante, fresca e inacidita con due gocce di limone. L’importante è metterla alla luce ma lontano da fonti di calore come i termosifoni.
The Mimosa Flower, Bouguereau, 1899
Silver Wattle (Acacia dealbata), The Floral Cabinet, and Magazine of Exotic Botany, vol.3, (1840)
Il cocktail
La Mimosa da anche il nome ad un famoso ed elegante cocktail, il Mimosa appunto, una variante del cocktail Bellini. Viene realizzato versando il succo d’arancia in una flûte insieme allo Champagne e mescolando delicatamente a piacere si può guarnire con un twist d’arancia.
Ricetta
7,5 cl Champagne o Prosecco
7,5 cl Succo d’arancia
Viene anche denominato Buck’s fizz. Le origini incerte risalgono agli anni Venti del Novecento, probabilmente in un locale londinese, il Buck’s Club.
Il Grand Mimosa, viene preparato aggiungendo il Grand Marnier al mimosa classico.